Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18568 del 11 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18568PEN

Massima

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Il dolo eventuale si configura quando l'agente, pur non avendo come fine primario la realizzazione di un evento dannoso, accetta consapevolmente il rischio che tale evento si verifichi come conseguenza della propria condotta, senza adoperarsi per evitarlo. Ciò si distingue dalla colpa cosciente, in cui l'agente, pur rappresentandosi astrattamente la possibilità dell'evento, confida nella propria capacità di controllarla e di impedirne il verificarsi. Pertanto, il dolo eventuale richiede non solo la previsione dell'evento, ma anche la volontaria accettazione del rischio della sua verificazione, laddove l'agente, pur non mirando direttamente a tale evento, lo ritenga concretamente possibile e inevitabile a causa delle proprie azioni, senza adottare le necessarie cautele per scongiurarlo. Questa valutazione deve essere effettuata sulla base di un giudizio prognostico ex ante, tenendo conto delle concrete circostanze del caso, della pericolosità intrinseca della condotta posta in essere, della capacità dell'agente di controllarla, nonché della sua consapevolezza della probabilità del verificarsi dell'evento dannoso. Ove ricorrano tali elementi, l'agente deve ritenersi responsabile a titolo di dolo eventuale, anche qualora il suo fine primario fosse diverso dall'evento concretamente realizzatosi. Ciò vale in particolare per condotte caratterizzate da un elevato grado di pericolosità, come la guida ad altissima velocità in violazione di norme di sicurezza, in cui l'agente, pur mirando a sottrarsi al controllo delle forze dell'ordine, accetta consapevolmente il rischio di cagionare gravi lesioni o la morte di terzi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DJ. DA. , N. IL (OMESSO);

2) YO. EL. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1435/2010 TRIB. LIBERTA' di FIRENZE, del 09/11/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'a.c.r. in relazione alla posizione del primo e rigetto nel resto.

FATTO E DIRITTO

Con ordinanza 9/12.11.2010, il tribunale di Firenze, ha ri…

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