Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32731 del 23 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:32731PEN

Massima

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Il legittimo impedimento dell'imputato a comparire in udienza deve essere valutato dal giudice sulla base di una complessiva disamina di tutti i documenti prodotti, senza limitarsi a una generica valutazione della certificazione medica presentata, la quale deve essere interpretata in relazione alle specifiche condizioni di salute dell'imputato e alla concreta impossibilità di partecipare al processo. Inoltre, la valutazione della sussistenza della legittima difesa non può essere esclusa sulla base di elementi equivoci, quali il danneggiamento di un'auto in fase di allontanamento o la presunta scarsa lucidità della persona offesa, quando tali elementi non siano univocamente incompatibili con la riconducibilità della condotta dell'imputato alla scriminante. Il giudice è tenuto a una motivazione adeguata e coerente che escluda in modo certo l'applicabilità della legittima difesa, senza basarsi su argomentazioni che possano essere diversamente interpretate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2261/2011 CORTE APPELLO di ANCONA, del 24/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. E. Selvaggi, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito altresi' per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che si rip…

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