Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2927 del 22 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2927PEN

Massima

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Il reato di ingiuria aggravata, di cui all'art. 594 c.p., comma 4, rientra nella competenza del Giudice di pace, senza distinzione tra ipotesi semplice e aggravata, a differenza di quanto previsto per il reato di diffamazione. Affinché una critica doverosa da parte di un soggetto in posizione di superiorità gerarchica nei confronti di un errato o colpevole comportamento, in atti di ufficio, di un suo subordinato, non sconfini nell'insulto a quest'ultimo, è necessario che le espressioni usate individuino gli aspetti censurabili del comportamento stesso, chiariscano i connotati dell'errore, sottolineino l'eventuale trasgressione realizzata. Qualora, invece, le frasi utilizzate, pur attraverso la censura di un comportamento, integrino disprezzo per l'autore del comportamento o gli attribuiscano inutilmente intenzioni o qualità negative e spregevoli, non può sostenersi che esse, in quanto dirette alla condotta e non al soggetto, non abbiano potenzialità ingiuriosa. Il giudice di merito, pertanto, ha correttamente applicato tali principi nel ritenere che le espressioni rivolte dall'imputato alla persona offesa, quali "lei è un incapace, lei è un incompetente", non riguardassero critiche legittime avanzate dal superiore gerarchico a uno specifico operato del dipendente, bensì la sfera personale di quest'ultimo, di cui ledevano l'onore e il decoro mettendone in dubbio la capacità e competenza di fronte a un'intera classe di alunni, mentre una legittima critica, con espressioni non offensive in sé, poteva essere espressa nelle sedi a ciò deputate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BI. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 03/06/2008 TRIBUNALE di MASSA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso per l'inammissibilita'.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Bi. Lu. ricorre per cassazione contro …

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