Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11120 del 7 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:11120PEN

Massima

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Il giudice della cautela, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, deve compiere un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", fondato su elementi indiziari di natura logica o rappresentativa che, pur non dimostrando in modo definitivo la responsabilità dell'indagato, consentano di prevedere che, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, saranno idonei a dimostrare tale responsabilità, dando luogo a una qualificata probabilità di colpevolezza. Tale valutazione deve essere adeguatamente motivata, esponendo gli indizi a carico, gli elementi di fatto da cui sono desunti e le ragioni per le quali si ritiene non rilevanti i dati conoscitivi forniti dalla difesa. Il controllo di legittimità della Corte di cassazione è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e della congruenza del tessuto argomentativo riguardante la valutazione degli elementi indizianti, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa e, per il ricorrente, più adeguata valutazione delle risultanze delle indagini. Il mero decorso del tempo dalla commissione del reato associativo non è elemento sufficiente a superare la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, se non risulta con certezza che l'indagato abbia irreversibilmente reciso i legami con l'organizzazione criminosa di appartenenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di CAGLIARI in data 27/09/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));

udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Cons. Dott. GAETA Pietro che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 27/09/2013, deposita…

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