Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22032 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22032PEN

Massima

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L'aggravante del c.d. metodo mafioso di cui all'art. 416-bis.1 c.p. è configurabile anche nei confronti di soggetti che non facciano parte di un'associazione di tipo mafioso, purché la loro condotta sia idonea a ingenerare nella vittima la consapevolezza che essi appartengano o agiscano per conto di un sodalizio criminoso, esercitando così una particolare coartazione e pressione psicologica, nonché un effetto intimidatorio proprio delle organizzazioni mafiose. A tal fine, non è necessario che l'autore del reato riesca effettivamente a coartare la volontà della persona offesa, essendo sufficiente che la sua condotta sia astrattamente idonea a incidere sulla libera autodeterminazione della vittima, evocando il vincolo associativo mafioso anche in modo indiretto o implicito. L'attenuante di cui all'art. 62 co. 1 n. 6 c.p. presuppone il risarcimento integrale del danno prima del giudizio, non essendo sufficiente un ristoro solo parziale. La valutazione circa la corrispondenza fra l'offerta di risarcimento e l'entità del danno spetta al giudice, il quale può disattendere, con adeguata motivazione, ogni dichiarazione satisfattiva resa dalla parte lesa. Tale attenuante, di natura soggettiva, trova la sua ratio nella prova tangibile dell'avvenuto ravvedimento del reo e della sua minore pericolosità sociale. Il divieto di reformatio in peius di cui all'art. 597 co. 3 c.p.p. riguarda non solo l'entità complessiva della pena, ma anche tutti gli elementi autonomi che concorrono alla sua determinazione. Pertanto, il giudice di appello, anche quando escluda una circostanza aggravante e per l'effetto irroghi una sanzione inferiore a quella applicata in primo grado, non può fissare la pena base in misura superiore rispetto a quella determinata dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/11/2021 della CORTE di APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo rigettarsi i ricorsi;
udito gli Av…

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