Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 16741 del 2022

ECLI:IT:TARLAZ:2022:16741SENT

Massima

Generata da Simpliciter
L'occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di un esercente di attività di ristorazione non può essere considerata legittima in base al solo affidamento derivante da precedenti concessioni o provvedimenti amministrativi, né in virtù della normativa nazionale ed europea in materia di liberalizzazione delle attività economiche. L'amministrazione, accertata l'occupazione abusiva, può legittimamente disporre l'immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura temporanea dell'attività, senza che ciò contrasti con le specifiche procedure previste dalla normativa comunale o con il termine di conclusione del procedimento amministrativo. Infatti, l'indebita occupazione del suolo pubblico costituisce condizione necessaria e sufficiente per l'esercizio di tali poteri da parte dell'amministrazione, a prescindere da ulteriori valutazioni di fatto, in quanto l'occupazione sine titulo è incompatibile con il regime concessorio che disciplina l'utilizzo del demanio pubblico. Il principio di legittimo affidamento, inoltre, non può essere invocato in relazione alla legittimità del provvedimento di primo grado, ma trova applicazione solo nell'ambito dell'esercizio del potere di autotutela da parte della pubblica amministrazione. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente disporre la cessazione dell'occupazione abusiva e la chiusura temporanea dell'attività, senza che ciò risulti in contrasto con la normativa vigente.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/12/2022

N. 16741/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03539/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3539 del 2017, proposto da
Duranti Roberto, rappresentato e difeso dagli avvocati Filippo Andreoli e Romina Raponi, con domicilio eletto presso lo studio legale dell’avv. Filippo Andreoli in Roma, via Domenico Alberto Azuni, n. 9;

contro

Roma capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. Alessandro Rizzo, con domicilio eletto in Roma, via del Tempio di Giove, n. 21;

per l’annullamento

della determinazione dirigenziale CA/659/2017 del 22 febbraio 2017 e protocollo Ca/31890/2017 notificata il 3 marzo 2017 avente ad oggetto «chius…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.