Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29700 del 26 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29700PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'errore nella data di commissione del reato indicata nell'imputazione non determina la nullità del procedimento, purché l'imputato abbia avuto modo di conoscere tutti i termini della contestazione mossagli e di difendersi adeguatamente. Infatti, per aversi mutamento del fatto, occorre una trasformazione radicale, nei suoi elementi essenziali, della fattispecie concreta, tale da determinare un reale pregiudizio dei diritti della difesa. Pertanto, la mera inesattezza relativa alla data del commesso reato, quando dagli atti emerga il tempo di consumazione del reato, non integra una violazione del principio di correlazione tra accusa contestata e decisione adottata. Inoltre, la Corte Costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 639, comma 2, c.p. relativa al deturpamento e imbrattamento di beni immobili e mezzi di trasporto, in quanto tale fattispecie non è stata oggetto di depenalizzazione, a differenza del danneggiamento semplice, rimanendo comunque punita penalmente, seppur con pena meno grave rispetto al danneggiamento. Infine, l'esclusione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. è stata motivata sulla base della mancanza dei requisiti di esiguità del danno e non abitualità della condotta, considerato il precedente specifico dell'imputato per un fatto analogo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matild - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P - rel. Consigliere

Dott. BORSELLINO M. - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/03/2019 della CORTE DI APPELLO DI MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Piero MESSINI D'AGOSTINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SECCIA Domenico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 20/3/2019, la Corte di appello di Milano con…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.