La determinazione di sottocriteri di valutazione delle offerte da parte della commissione giudicatrice di una gara pubblica deve avvenire prima dell'apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa e tecnica dei concorrenti, al fine di garantire il rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e par condicio. È pertanto illegittima la fissazione di sottocriteri di valutazione quando la commissione abbia già conosciuto elementi rilevanti ai fini della loro applicazione, contenuti nella documentazione presentata dai partecipanti, in quanto ciò può compromettere l'obiettività e l'equità della valutazione. La commissione non può introdurre ulteriori criteri di valutazione dopo l'apertura delle buste, dovendo attenersi ai parametri predeterminati nel bando di gara. L'annullamento della procedura di gara per tali vizi deve riguardare l'intero procedimento successivo all'apertura della documentazione amministrativa, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di rinnovare solo la fase viziata, previa adeguata motivazione, al fine di garantire l'economicità e la conservazione degli atti.