Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44440 del 4 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:44440PEN

Massima

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Il giudice penale dell'impugnazione, investito dell'appello della parte civile avverso una sentenza di assoluzione, ha il potere di decidere sulla domanda di risarcimento del danno, anche in assenza di una precedente statuizione sul punto, potendo affermare incidentalmente la responsabilità penale dell'imputato ai soli effetti civili, in deroga al principio del giudicato penale. Ciò in quanto l'art. 576 c.p.p. conferisce al giudice dell'impugnazione il potere di decidere sulla domanda di risarcimento, ancorché in mancanza di una precedente pronuncia, introducendo una deroga all'art. 538 c.p.p. e legittimando la parte civile a chiedere al giudice dell'impugnazione di affermare, sia pure incidentalmente, la responsabilità penale dell'imputato ai soli effetti civili, statuendo in modo difforme rispetto al precedente giudizio sul medesimo fatto oggetto dell'imputazione e sulla sua attribuzione al soggetto prosciolto. Il giudice penale dell'impugnazione, pertanto, può condannare l'imputato al risarcimento dei danni in favore della parte civile, anche in caso di estinzione del reato per prescrizione o amnistia, senza incorrere in un difetto di giurisdizione civile, in quanto l'art. 576 c.p.p. presuppone una sentenza di proscioglimento e non una pronuncia di condanna, a differenza dell'art. 578 c.p.p. Tale potere del giudice penale dell'impugnazione non determina un conflitto di giudicati, ma risponde a una coerente impostazione sistematica dei poteri del giudice penale e del riparto della giurisdizione tra giudice penale e giudice civile, oltre a essere connaturato ai gradi del giudizio un conflitto logico e giuridico tra le interpretazioni dei dati fattuali e delle pertinenti norme giuridiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 830/2010 CORTE APPELLO di MESSINA del 28/10/2013;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza del 26/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiarasi inammissibile il ricorso;
preso atto che nessuno e' comparso per il ricorrente.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3 marzo 2008 il Tribunale di Messi…

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