Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50179 del 21 dicembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:50179PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione e il mantenimento di una misura cautelare personale, deve verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti o una diversa valutazione delle circostanze esaminate dal giudice di merito. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, la novella legislativa introdotta dalla Legge n. 47 del 2015 ha imposto la necessità di un giudizio prognostico basato su dati concreti e attuali, non potendo tale pericolo essere desunto esclusivamente dalla gravità del titolo di reato contestato. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare la concretezza e attualità del rischio di recidiva alla luce di elementi specifici, quali le modalità e circostanze della condotta, la personalità dell'imputato e i suoi precedenti penali, senza poter fare riferimento in modo astratto alla sola fattispecie incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso l'ordinanza n. 844/2015 emessa dal Tribunale di Catania, quinta sezione penale, in data 17.06.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea;
udita…

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