Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22086 del 22 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22086PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275 c.p.p., comma 3, per i delitti aggravati ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., comma 1, può essere superata solo quando dagli elementi a disposizione del giudice emerga che l'indagato abbia stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa di riferimento. In assenza di tali elementi, il giudice della cautela non ha l'onere di argomentare in modo specifico sulla sussistenza o permanenza delle esigenze cautelari, ancorché sia decorso un notevole lasso di tempo tra i fatti contestati e l'adozione della misura cautelare. La presunzione relativa di adeguatezza della custodia cautelare in carcere può essere superata soltanto quando, in relazione al caso concreto, siano acquisiti elementi specifici dai quali risulti che le esigenze cautelari possono essere soddisfatte con altre misure, non essendo idonea a tal fine la mera allegazione del tempo trascorso e della durata della restrizione sofferta. Pertanto, il giudice non è tenuto a indicare le specifiche ragioni per cui ritiene inidonea la misura degli arresti domiciliari con le procedure di controllo elettronico, quando dispone la custodia in carcere per uno dei delitti per i quali opera la presunzione relativa di adeguatezza di tale misura, ai sensi del comma 3 del predetto art. 275 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniel - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. NICASTRO Giusepp - rel. Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/11/2022 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE NICASTRO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale PAOLA MASTROBERARDINO, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito l'Avv. (OMISSIS), in difesa di (OMISSIS), che rendeva noto che, con ordinanza del 13/02/2023, la…

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