Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1246 del 2017

ECLI:IT:TARMI:2017:1246SENB

Massima

Generata da Simpliciter
La decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica può essere disposta dal Comune competente qualora l'assegnatario abbia ceduto l'alloggio a terzi o lo abbia lasciato inutilizzato per un periodo superiore a sei mesi continuativi, senza essere stato espressamente autorizzato per gravi motivi familiari, di salute o di lavoro. Tale provvedimento di decadenza non richiede l'accertamento dell'animus dereliquendi dell'assegnatario, essendo sufficiente il mero dato oggettivo dell'abbandono dell'alloggio, accertato attraverso una istruttoria che evidenzi elementi significativi, come la mancata presenza dell'assegnatario e del suo nucleo familiare in occasione di ripetuti sopralluoghi effettuati in orari diversi. La ratio della norma è quella di assicurare che le risorse destinate all'edilizia residenziale pubblica siano costantemente utilizzate per il soddisfacimento del fabbisogno abitativo delle persone svantaggiate, evitando che taluni alloggi rimangano inutilizzati. Pertanto, il presupposto dell'abbandono non prefigura necessariamente una dismissione definitiva della casa, essendo sufficiente che emerga un comportamento seriamente indicativo della mancanza di concreto radicamento abitativo nell'alloggio assegnato, anche qualora la mancata stabile occupazione sia motivata da ragioni di vita e di lavoro. Le risultanze anagrafiche, attestanti la residenza continuativa dell'assegnatario presso l'alloggio, non sono di per sé sufficienti a confutare l'accertamento dell'abbandono, in quanto tale efficacia presuntiva può essere superata con ogni mezzo di prova idoneo a dimostrare la volontaria e abituale dimora in un luogo diverso. Analogamente, la documentazione medica relativa a problemi di salute di familiari dell'assegnatario, se non coincidente con i periodi di assenza accertati, non costituisce giustificazione adeguata per escludere l'abbandono dell'alloggio.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/06/2017

N. 01246/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00770/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 770 del 2017, proposto da:
Jonila Nevruzaj, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, via Ponte Seveso, 41;

contro

Comune di Milano, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), elettivamente domiciliato in Milano, via della Guastalla, 6;

per l'annullamento

- del decreto di decadenza dall'assegnazione di alloggio e.r.p. datato 6.10.2016.

Visti il ricorso e i relativi allegati…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.