Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati, nell'esercizio delle sue funzioni amministrative di vigilanza sull'iscrizione e cancellazione dall'albo professionale, è tenuto ad invitare l'iscritto a presentare le proprie osservazioni prima di deliberare la cancellazione per carenza dei requisiti di legge, riconoscendo allo stesso la facoltà di essere ascoltato, senza che sia necessaria la preventiva citazione a comparire secondo la disciplina dei procedimenti disciplinari, in quanto la procedura di cancellazione per mancanza dei requisiti è regolata da norme speciali che derogano alla disciplina generale. Il mancato esercizio della facoltà di presentare osservazioni da parte dell'iscritto non comporta l'obbligo per il Consiglio dell'Ordine di procedere comunque alla citazione, essendo sufficiente l'invito a comparire per il rispetto del contraddittorio. Inoltre, la natura amministrativa della procedura di cancellazione esclude l'applicabilità delle norme sulla composizione e immutabilità del collegio giudicante previste per i procedimenti disciplinari, essendo sufficiente il rispetto del quorum stabilito per la validità delle deliberazioni. Infine, l'emanazione di circolari o atti di indirizzo da parte del Consiglio Nazionale Forense non integra un interesse diretto che possa dar luogo a motivi di ricusazione, in quanto tali atti hanno natura meramente amministrativa e non giurisdizionale.