Cassazione penale Sez. II sentenza n. 27367 del 10 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:27367PEN

Massima

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Il concorso nel reato di sequestro di persona a scopo di estorsione può essere affermato sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, ritenute pienamente attendibili e credibili, anche in assenza di riscontri estrinseci per ogni singolo segmento della narrazione, purché il complessivo racconto risulti coerente e corroborato da altri elementi probatori. La valutazione della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto spetta al giudice di merito, il cui apprezzamento non è censurabile in sede di legittimità se non in presenza di manifeste contraddizioni o di argomentazioni congetturali prive di riscontri fattuali. Ai fini dell'affermazione del concorso nel reato, non è necessario che l'imputato abbia partecipato a tutte le fasi esecutive, essendo sufficiente il suo contributo consapevole e attivo anche ad una sola di esse. Nell'ipotesi di concorso di una circostanza aggravante ad effetto speciale, l'applicazione della riduzione per le circostanze attenuanti generiche deve avvenire sulla pena determinata in relazione alla fattispecie aggravata, in applicazione del principio di cui all'art. 63, comma 3, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta da

Dott. BELTRANI Sergio - Presidente

Dott. BORSELLINO Maria Daniela - Relatore

Dott. D'AURIA Donato - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. LEOPIZZI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
Sul ricorso proposto da
Di.St. nato a N il (Omissis)
avverso la sentenza resa il 12 luglio 2023 dalla Corte d'assise di appello di Napoli
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Luigi Cuomo che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso.
sentite le conclusioni degli avv. Ga.Ge. e An.Ve. che hanno insistito nei motivi di ricorso, censurando le considerazioni della pubblica accusa.
RITENUTO…

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