Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22563 del 23 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:22563PEN

Massima

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Il terzo estraneo al processo penale, pur potendo far valere i propri diritti sui beni oggetto di sequestro preventivo durante le indagini preliminari e il giudizio di primo grado, è precluso, dopo la pronuncia di una sentenza di condanna non ancora irrevocabile, dal rivolgersi al giudice della cognizione per ottenere la restituzione di tali beni, dovendo attendere il passaggio in giudicato della sentenza per promuovere apposito incidente di esecuzione dinanzi al giudice competente. Tale preclusione, prevista dall'art. 323, comma 3, c.p.p., non contrasta con i principi costituzionali e convenzionali, in quanto il legislatore ha predisposto un sistema di tutela del terzo estraneo, che gli consente di far valere i propri diritti sul bene confiscato in sede di esecuzione, una volta definito il giudizio di merito. Pertanto, il terzo, esclusa la rivalutazione delle ragioni poste a base della confisca, dovrà dimostrare in tale sede il proprio diritto sul bene e l'assenza di ogni addebito di negligenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI F.M. - rel. Presidente

Dott. MENICHETTI Carla - Consigliere

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. TORNESI ((omissis)) - Consigliere

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
2. (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
3. (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del TRIBUNALE DELLA LIBERTA' DI SALERNO in data 26 aprile 2018;
sentita la relazione fatta dal Presidente Dott. FRANCESCO MARIA CIAMPI;
sentite le conclusioni del PG in persona del Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio;
e' presente per i ricorrenti l'avvocato (OMISSIS) che …

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