La responsabilità solidale della persona giuridica o dell'ente privo di personalità giuridica, ai sensi dell'art. 6, comma 3, della L. n. 689/1981, per le sanzioni amministrative irrogate ai sensi dell'art. 24 del D.Lgs. n. 507/1993 per l'affissione di manifesti pubblicitari senza autorizzazione, non può essere desunta dal solo fatto che il messaggio pubblicitario sia inerente agli scopi istituzionali dell'ente o rechi indicazioni relative all'ente stesso. È necessario che l'attività pubblicitaria sia comprovatamente riconducibile all'iniziativa del beneficiario quale committente o autore del messaggio pubblicitario, oppure che sia documentato il rapporto tra l'autore materiale della violazione e l'ente opponente. Il mero giovamento tratto dall'ente dal messaggio pubblicitario non è sufficiente a giustificare l'imputazione solidale, essendo necessaria una prova più stringente del nesso di collegamento tra l'autore della violazione e il soggetto collettivo. Inoltre, ai fini della configurabilità della responsabilità solidale ex art. 6, comma 1, L. n. 689/1981, la proprietà del mezzo utilizzato per commettere la violazione non può essere desunta in via presuntiva dalla sola inerenza del messaggio agli scopi dell'ente o dalla presenza di indicazioni relative all'ente stesso, essendo necessari elementi fattuali più gravi, precisi e concordanti per inferire tale collegamento.