Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1868 del 19 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:1868PEN

Massima

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Il comportamento aggressivo e violento di un cittadino nei confronti di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni non giustifica l'uso di una forza eccessiva e arbitraria da parte di questi ultimi, che deve essere proporzionata e finalizzata esclusivamente al legittimo contenimento della situazione. Anche in presenza di una reazione scomposta e incivile del cittadino, i pubblici ufficiali hanno il dovere di mantenere la calma e la professionalità, limitandosi all'uso della forza strettamente necessaria per il compimento dell'atto d'ufficio, senza eccedere in comportamenti violenti o arbitrari che possano cagionare lesioni ingiustificate. La valutazione della legittimità dell'intervento dei pubblici ufficiali deve tenere conto di tutti gli elementi di prova, incluse le risultanze mediche sulle lesioni riportate dal cittadino, senza pregiudizi o posizioni preconcette, al fine di accertare l'eventuale sussistenza di eccessi estranei alle funzioni esercitate. Solo in tal modo è possibile garantire il corretto bilanciamento tra l'esigenza di tutela dell'ordine pubblico e il rispetto dei diritti fondamentali della persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. BA. ED., N. IL (OMESSO)

avverso SENTENZA del 26/10/2005 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO NICOLA;

Udito il P.G. in persona del Dott. CEDRANGOLO OSCAR, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata;

non e' comparso il difensore.

FATTO E …

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