Cassazione penale Sez. III sentenza n. 28553 del 17 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28553PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il possesso di sostanze stupefacenti, anche se finalizzato all'uso personale, può integrare il reato di detenzione ai fini di spaccio qualora siano presenti elementi probatori, anche di natura indiziaria, che dimostrino il coinvolgimento dell'imputato in un'attività di traffico illecito. A tal fine, rilevano le modalità della detenzione, le quantità di droga possedute, i contatti con soggetti noti come spacciatori o tossicodipendenti, nonché il contenuto di conversazioni telefoniche intercettate che rivelino un linguaggio criptico riferibile all'attività di spaccio. L'accertamento della finalità di spaccio non richiede la prova diretta della cessione a terzi, essendo sufficiente la dimostrazione di una disponibilità della sostanza stupefacente per la successiva distribuzione, anche se non ancora concretizzata. La valutazione complessiva degli elementi probatori rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, la cui motivazione, se logica e coerente, non è sindacabile in sede di legittimità, salvo vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà. Parimenti, la determinazione della pena, entro i limiti edittali, è rimessa alla discrezionalità del giudice, il quale deve tener conto di tutti i criteri indicati dall'art. 133 c.p., senza che la scelta della misura sanzionatoria possa essere censurata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata. Le operazioni di intercettazione, disposte dal giudice sulla base di gravi indizi di reato e ritenute indispensabili ai fini delle indagini, non possono essere invalidate per il solo fatto che il giudice abbia fatto riferimento, tra gli elementi valutativi, anche a informazioni provenienti da fonti confidenziali, purché tali informazioni non costituiscano l'unico fondamento dell'autorizzazione, essendo necessario il riscontro con altri dati oggettivi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 433/2007 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO, del 21/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/06/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.