Cassazione civile Sez. Unite sentenza n. 25364 del 11 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:25364CIV

Massima

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Il magistrato ordinario, nell'esercizio delle sue funzioni, è tenuto a mantenere una condotta irreprensibile e a non porre in essere comportamenti, anche al di fuori dell'attività giurisdizionale, che possano ledere l'immagine e il prestigio della magistratura. Pertanto, l'illecito disciplinare può configurarsi anche per fatti costituenti reati di lesioni personali e minaccia, commessi dal magistrato nei confronti di terzi, in quanto idonei a compromettere la fiducia e il rispetto della collettività verso l'ordine giudiziario. Ai fini della valutazione della responsabilità disciplinare, assume rilievo non solo la gravità oggettiva della condotta, ma anche il suo impatto sull'immagine e la credibilità del magistrato, nonché il suo atteggiamento successivo, come l'aver risarcito il danno cagionato. Tuttavia, l'esimente della particolare tenuità del fatto, prevista dall'ordinamento disciplinare, può trovare applicazione anche nelle ipotesi di illecito conseguente a reato, qualora ricorrano i presupposti di cui all'art. 131-bis c.p., in quanto tale disposizione, introdotta successivamente alla disciplina degli illeciti disciplinari, incide sull'interpretazione sistematica della normativa in materia, attenuandone la rigidità tipica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE UNITE CIVILI

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SPIRITO Angelo - Primo Presidente f.f.

Dott. MANNA Felice - Presidente di Sez.

Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. GARRI Fabrizia - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

Dott. COSENTINO Antonello - rel. Consigliere

Dott. RUBINO Lina - Consigliere

Dott. CIRILLO Francesco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso 10223-2018 proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in ROMA, presso la CANCELLERIA DELLA CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato (OMISSIS);
- ricorrente -
contro
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE, MINISTERO DELLA GIUSTIZIA;
- intimati -
avverso la sentenza n…

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