Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 473 del 11 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:473PEN

Massima

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Il peculato commesso dal pubblico ufficiale, mediante l'appropriazione indebita di beni di cui abbia il possesso per ragioni di servizio, integra un reato grave che lede il principio di fedeltà e correttezza nell'esercizio delle funzioni pubbliche. La condotta del pubblico ufficiale che si appropri indebitamente di beni affidatigli per ragioni d'ufficio, anche se in modo informale e caotico nella gestione delle relative procedure, è censurabile e punibile penalmente in quanto viola il dovere di custodia e di corretta amministrazione del patrimonio pubblico. La percentuale degli ammanchi rispetto alle assegnazioni, così come la personalità dell'imputato, non escludono la configurabilità del reato di peculato, essendo sufficiente l'accertamento dell'appropriazione indebita, anche parziale, di beni pubblici. La motivazione della sentenza di condanna per peculato può essere adeguatamente formulata per relationem, richiamando le argomentazioni svolte nei gradi di merito, senza necessità di una nuova e autonoma motivazione, purché il ragionamento seguito sia logico e coerente. Il giudizio di legittimità non può essere utilizzato per una mera rivisitazione del merito della vicenda, essendo precluso il riesame delle valutazioni di fatto compiute dai giudici di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o travisamento dei fatti, non ravvisabili nella fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1112/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del 12/10/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/01/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Iacoviello Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. (OMIS…

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