Nei casi previsti dal comma primo dell'art. 4 bis L. n. 354 del 1975 il giudizio espresso dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che attesti (o non escluda) il permanere di legami tra il detenuto e la criminalita` organizzata, e` di ostacolo all'applicazione di tutte le misure alternative alla detenzione, compresa la liberazione anticipata, anche se quest`ultima, oggettivamente, persegue finalita` diverse, apparentemente inconciliabili con quelle perseguite dalla piu` recente legislazione i materia di lotta contro la criminalita` organizzata, e costituisce una misura che solo ragioni di collocazione sistematica consentono di annoverare tra quelle "alternative alla detenzione". (La Cassazione ha, tra l'altro, osservato che la conclusione da essa accolta trova conforto nel fatto che la prima stesura del D.L. convertito nella L. n. 203 del 1991 - che ha inserito l'art. 4 bis nella L. n. 354 del 1975 - prevedeva singole misure alternative - quelle, appunto, tali in senso proprio -, ed escludeva, quindi, la liberazione anticipata, mentre l'ultimo testo, senza apparente giustificazione che non sia quella della parificazione di tutti i benefici, prevede una generalizzata esclusione delle "misure alternative alla detenzione"). (V. Sez. I, ud. 21 novembre 1991, P.M. in proc. Tortora).