Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18318 del 10 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:18318PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione, può essere fondato sull'analisi complessiva del suo curriculum delinquenziale, caratterizzato da reiterati precedenti penali per reati contro il patrimonio, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e munizioni, lesioni personali, minaccia a pubblico ufficiale, tentata rapina in concorso, nonché da arresti in flagranza e provvedimenti di custodia cautelare per reati di spaccio di droga. Tali elementi, valutati nel loro insieme, sono idonei a giustificare il giudizio di attualità della pericolosità sociale del soggetto, senza che sia necessaria una specifica valutazione della sua condizione lavorativa o del suo tenore di vita, atteso che il procedimento di prevenzione mira a prevenire la commissione di futuri reati sulla base di un complessivo apprezzamento della personalità del soggetto. Inoltre, il sindacato di legittimità sulla motivazione di tali provvedimenti è limitato alla verifica della sua completezza, correttezza e logicità, essendo esclusa la possibilità di una rivalutazione del merito, salvo i casi di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMESSO) N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 1/2010 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 25/03/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

lette le conclusioni del PG Dott. Stabile Carmenino che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

IN FATTO E IN DIRITTO

1.1.- Con decreto in data 25 marzo 2010 la Corte di appello di Cagliari confermava il provvedimento 11 novembre 2009 con il qual…

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