Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Padova, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'impugnazione immediata è necessaria per le prescrizioni urbanistiche che stabiliscono le potenzialità edificatorie di un'area, in quanto tali previsioni hanno immediato effetto conformativo dello ius aedificandi dei proprietari. Pertanto, il termine per impugnare la variante urbanistica che ha riclassificato l'area da verde a residenziale decorre dalla sua approvazione e pubblicazione, non dal successivo rilascio del permesso di costruire. 2. Le pertinenze, come le autorimesse, che hanno funzione accessoria e di servizio rispetto all'edificio principale, possono essere realizzate mediante permesso di costruire anche se il loro volume supera il 20% di quello dell'edificio principale. Tale limite dimensionale rileva solo ai fini dell'individuazione del regime autorizzatorio appropriato (CILA o PDC), ma non osta alla realizzazione dell'intervento pertinenziale. 3. Le autorimesse realizzate all'interno della fascia di rispetto degli elettrodotti sono compatibili con la destinazione residenziale, in quanto non costituiscono manufatti destinati all'abituale permanenza delle persone per più di quattro ore giornaliere, come invece vietato dalla normativa. In conclusione, il Tribunale ha respinto il ricorso, ritenendo legittimo il permesso di costruire rilasciato dal Comune di Padova per la realizzazione di un fabbricato residenziale bifamiliare con relative pertinenze.