Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9911 del 5 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9911PEN

Massima

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Il diritto di credito del terzo nei confronti di beni oggetto di confisca è tutelato solo se il credito risulti da atti aventi data certa anteriore al sequestro e non sia strumentale all'attività illecita, ovvero se il creditore dimostri di avere ignorato in buona fede il nesso di strumentalità. La buona fede del creditore va verificata con riferimento al momento di stipula del contratto e può essere ravvisata solo in caso di estraneità a qualsiasi collusione o compartecipazione all'attività criminosa, inconsapevolezza credibile in ordine alle attività svolte dal prevenuto e errore scusabile sulla situazione apparente di quest'ultimo. Pertanto, il credito del terzo non può essere tutelato qualora risulti strumentale all'attività illecita del debitore e il creditore non dimostri la propria buona fede secondo i suddetti parametri.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del Tribunale di Trapani del 5/7/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dott.ssa AIELLI Lucia;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 5/7/2017 il Tribunale di Trapani Sezione per l'applicazione delle misure di prevenzione, rigettava il ricorso proposto in…

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