Il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani svolto in favore di un'amministrazione comunale sulla base di ordinanze contingibili e urgenti, con rinvio a condizioni contrattuali precedentemente stabilite, non rientra nell'ambito di applicazione dell'istituto della revisione dei prezzi, in quanto il rapporto tra le parti ha natura autoritativa e non contrattuale. In tali casi, la pretesa della società affidataria del servizio al pagamento di una giusta remunerazione si riferisce ad un'attività resa in esecuzione di un provvedimento amministrativo, secondo le modalità ed i termini ivi stabiliti, senza che sussista un obbligo dell'amministrazione di provvedere in ordine ad una istanza revisionale. Ciò in quanto l'art. 115 del D.Lgs. n. 163/2006, in astratto applicabile ratione temporis, si riferisce solo ai "contratti ad esecuzione continuata o periodica", laddove, nella fattispecie, il Sindaco ha esercitato il potere di ordinanza contingibile e urgente, con la possibilità del destinatario di tali ordinanze di contestare i provvedimenti impugnandoli nei prescritti termini decadenziali. Pertanto, non è predicabile la ricorrenza dell'istituto della proroga contrattuale, atteso che i provvedimenti sindacali regolamentano le modalità di espletamento del servizio mediante rinvio ad atti negoziali intervenuti con un altro soggetto, sicché il rapporto tra le parti ha natura autoritativa e non contrattuale.