Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40356 del 8 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:40356PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, sussiste anche quando il singolo partecipante abbia posto in essere solo episodi circoscritti di spaccio, purché consapevole di agire nell'ambito dell'organizzazione criminale e di avvalersi delle sue risorse. L'elemento oggettivo del reato associativo prescinde dal numero di cessioni effettuate dal singolo, rilevando invece l'inserimento nell'organizzazione, mentre l'elemento soggettivo è integrato dalla consapevolezza dell'imputato di far parte del sodalizio e di utilizzarne i mezzi per realizzare gli episodi di spaccio. La struttura organizzativa dell'associazione, anche se di limitata dimensione e a carattere eminentemente familiare, deve essere caratterizzata da una ripartizione dei ruoli e delle mansioni tra i diversi partecipi, con il vertice che impartisce direttive e organizza l'approvvigionamento e la distribuzione della droga, mentre gli altri sodali si occupano del prelievo, del confezionamento, della custodia e della cessione agli acquirenti, avvalendosi di mezzi e risorse messi a disposizione dall'organizzazione. Tali elementi, desumibili da un complesso di prove indiziali, quali intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori e attività di osservazione e pedinamento, sono idonei a dimostrare la consapevole e volontaria partecipazione del singolo all'associazione, anche in assenza di un legame di parentela o affinità con il capo dell'organizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LE. PA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 108/2009 CORTE APP. SEZ. MINORENNI di NAPOLI, del 15/07/2010;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ADRIANA CARTA;

udito il P.G. in persona del Dott. RIELLO Luigi che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. De Rosa Domenico in sostituzione dell'avv. Abet Antonio.

RILEVA IN FATTO

1.- Con senten…

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