Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23013 del 11 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23013PEN

Massima

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Il fatto di ingiuria, in seguito all'abrogazione dell'art. 594 c.p. ad opera del d.lgs. n. 7/2016, non costituisce più reato ma mero illecito civile, con conseguente revoca delle statuizioni penali e conservazione della sola azione risarcitoria in sede civile. Il giudice di merito, pertanto, non può più pronunciare una condanna penale per il delitto di ingiuria, essendo venuto meno il relativo precetto normativo, ma può solamente valutare la sussistenza dei presupposti per il risarcimento del danno in sede civile, sulla base degli elementi probatori acquisiti. La trasformazione del fatto da reato a illecito civile comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna penale, con la sola conservazione della statuizione relativa agli interessi civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/09/2015 del TRIBUNALE di ASCOLI PICENO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/03/2017, la relazione svolta dal Consigliere Dott. MORELLI FRANCESCA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BIRRITTERI LUIGI, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio con revoca delle statuizioni civili.
RITENUTO IN FATTO E …

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