Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27797 del 25 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27797PEN

Massima

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Il provvedimento di custodia cautelare in carcere perde efficacia e l'interesse all'impugnazione viene meno quando, nelle more del giudizio di legittimità, sia intervenuta la scarcerazione dell'indagato per revoca della misura. In tal caso, l'impugnazione diviene inammissibile, in quanto l'interesse a ricorrere deve essere pratico, concreto e attuale, e non può essere ravvisato in un mero interesse di natura sostanziale, come quello connesso all'eventuale diritto alla riparazione per ingiusta detenzione. Il giudice di legittimità, pertanto, non è tenuto a esaminare nel merito le doglianze espresse nel ricorso, essendo sufficiente accertare la sopravvenuta carenza di interesse dell'impugnante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1882/2012 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 11/12/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SETTEMBRE ANTONIO;

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, Dott. SCARDACCIONE Edoardo, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza dell'11-12-2012 il Tribunale del riesame di Catania confermava l'ordinanza del Giudi…

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