Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3348 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:3348SENT

Massima

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Il Comune, in qualità di autorità competente, può legittimamente disporre il divieto temporaneo di sosta su strade private aperte al pubblico transito al fine di consentire l'esecuzione di lavori di manutenzione e miglioramento della circolazione stradale, in quanto tale provvedimento è giustificato dalla necessità di tutelare il preminente interesse pubblico alla sicurezza della circolazione, senza che ciò comporti un pregiudizio grave ed irreparabile per i proprietari delle strade interessate. Infatti, ai sensi del Codice della Strada, le strade private aperte al pubblico transito sono soggette ai poteri di regolamentazione del traffico attribuiti al Sindaco, il quale può adottare le misure necessarie per garantire la sicurezza della circolazione, anche in deroga alla proprietà privata delle strade, purché nel rispetto del principio di proporzionalità e senza determinare un sacrificio eccessivo per i proprietari. L'esigenza di assicurare la pubblica incolumità e la fluidità della circolazione stradale costituisce, pertanto, un valido presupposto per l'adozione di provvedimenti limitativi della circolazione su strade private aperte all'uso pubblico, anche in assenza del consenso dei proprietari, purché tali misure siano temporanee, proporzionate allo scopo e non determinino un pregiudizio grave ed irreparabile per i titolari del diritto di proprietà.

Sentenza completa

N. 13456/2001
REG.RIC.

N. 03348/2013 REG.PROV.COLL.

N. 13456/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13456 del 2001, proposto da:
Fiore Andrea, Berretta Attilio, D'Ortenzi Silvia, Falcone Fabrizio, Gabrielli Lido, Lombardo Franco, Longo Anna Rita, Paventi Nicola, Spizzichino Roberto, Stanca Mario, rappresentati e difesi dagli avv. Alessandro Picozzi e Carlo Celani, con domicilio eletto presso l’Avv. Alessandro Picozzi in Roma, via dei Condotti, 9;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso per legge dagli avv.ti Marco Brigato e Sergio Siracusa, domiciliato in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento della determina dirigenziale n. 350 del 9 novembre 2011 relativa a istituzione …

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