Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4823 del 10 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4823PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309 del 1990, si configura quando sussistono tre elementi essenziali: 1) l'esistenza di un gruppo di almeno tre persone, consapevolmente aggregate per il compimento di una serie indeterminata di reati in materia di stupefacenti; 2) l'organizzazione di attività personali e di beni economici per il perseguimento del fine illecito comune, con l'assunzione dell'impegno di apportarli anche in futuro per attuare il programma criminoso permanente; 3) l'apporto individuale apprezzabile e non episodico di almeno tre associati, che integri un contributo alla stabilità dell'unione illecita. Ai fini della configurabilità del reato associativo, l'elemento organizzativo assume un rilievo secondario, essendo sufficiente anche un'organizzazione minima, purché idonea a dimostrare l'esistenza dell'accordo indeterminato a commettere più delitti, che costituisce l'essenza della fattispecie. La partecipazione all'associazione può avere anche una durata limitata nel tempo e perseguire, oltre agli scopi del sodalizio, anche vantaggi personali del singolo, senza che ciò escluda la rilevanza penale del vincolo associativo. La responsabilità dei singoli partecipi può essere desunta da elementi indiziari, quali le intercettazioni telefoniche, i pedinamenti e i sequestri, che dimostrino il loro contributo causale alla realizzazione del programma criminoso comune, anche attraverso una divisione dei compiti e il coinvolgimento in singoli reati-fine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RO. FU. EG. N. IL (OMESSO);

2) RO. AN. N. IL (OMESSO);

3) BR. RO. N. IL (OMESSO);

4) FI. MA. N. IL (OMESSO);

5) CA. FE. EM. N. IL (OMESSO);

6) PA. WA. MA. N. IL (OMESSO);

7) R. P. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2835/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del 30/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 12/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHINDEMI Domenico;

Udito …

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