Il concorso di persone nel reato di omicidio preterintenzionale sussiste quando più soggetti partecipano, con condotte materiali o morali, all'attività diretta a percuotere o ledere la vittima senza volontà di uccidere, essendo sufficiente che tra tale attività e l'evento letale vi sia un rapporto di causalità. Integrano condotte concorsuali moralmente rilevanti quelle che, pur senza un contributo materiale, rafforzano il proposito criminoso dell'autore materiale, creando un clima di intimidazione o agevolando in altro modo la sua azione delittuosa. Il giudizio di comparazione tra circostanze aggravanti ed attenuanti è censurabile in sede di legittimità solo in caso di mero arbitrio o illogicità, non quando risulti sufficientemente motivato l'esercizio del potere discrezionale previsto dall'art. 69 c.p. La statuizione sulla concessione e quantificazione di una provvisionale non è impugnabile con ricorso per cassazione, trattandosi di decisione di natura discrezionale, meramente delibativa e non necessariamente motivata.