Il rilascio di una concessione edilizia in sanatoria non determina in capo al titolare un affidamento consolidato tale da precludere all'amministrazione l'esercizio del potere di autotutela, purché tale potere sia esercitato nel rispetto del contraddittorio procedimentale e previa adeguata motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che ne giustificano l'esercizio, anche in relazione al notevole lasso temporale trascorso dal rilascio del titolo. L'omessa comunicazione dell'avvio del procedimento di autotutela ai destinatari del provvedimento finale determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento, non potendo tale omissione essere sanata dalla mera ricezione della comunicazione da parte di un tecnico incaricato dal privato per la presentazione di successive domande di condono. Il diritto dell'amministrazione di richiedere il pagamento di oneri concessori e oblazioni relative a precedenti domande di condono edilizia si prescrive, rispettivamente, nel termine decennale e triennale, decorrenti dal rilascio del titolo in sanatoria o dal completamento della documentazione necessaria per la definizione della pratica, a prescindere da eventuali successivi riesami o rivalutazioni da parte dell'amministrazione.