Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50472 del 6 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:50472PEN

Massima

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Il disturbo psichiatrico del soggetto sottoposto a misura cautelare, per incidere sulla compatibilità con il regime carcerario e giustificare la sostituzione della custodia in carcere, deve tradursi in una malattia fisica che renda inadeguate le cure assicurate nell'istituto penitenziario. La mera diagnosi di un grave disturbo della personalità di tipo paranoideo, anche se in fase di scompenso clinico, non è di per sé sufficiente a determinare l'incompatibilità con il regime detentivo, qualora l'istituto di detenzione sia dotato di un reparto di psichiatria che consenta l'osservazione e la somministrazione della necessaria terapia farmacologica. In tali casi, il giudice non è tenuto a disporre una perizia per accertare la compatibilità carceraria, essendo sufficiente acquisire informazioni dalla direzione sanitaria dell'istituto. Inoltre, l'istanza di sostituzione della custodia cautelare con il ricovero in una REMS non è accoglibile, in quanto il soggetto è sottoposto a misura cautelare e non a misura di sicurezza. Infine, la valutazione della pericolosità sociale del soggetto, desunta anche dalle modalità del fatto, può escludere la idoneità di misure meno afflittive, come gli arresti domiciliari, a soddisfare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI ((omissis)) - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3181/2016 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 22/12/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DI GIURO;
sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
udito il difensore, Avv. ((omissis)), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso, producendo documentazione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del riesame di Roma, ha rigett…

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