Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24195 del 30 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:24195PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, in violazione dei doveri di correttezza, imparzialità e perseguimento esclusivo dell'interesse pubblico, compia atti formalmente regolari ma conformi all'interesse privato e diretti a privilegiare l'interesse privato, diverso da quello istituzionale, integra il reato di corruzione propria. Ciò si verifica anche quando il pubblico ufficiale, pur essendo stato trasferito ad altro ufficio senza contatti diretti con il pubblico, continui a mantenere rapporti illeciti con privati, favorendoli dietro compenso nel disbrigo di pratiche amministrative, accelerandone i tempi di rilascio e consegnando i documenti al di fuori della procedura ordinaria. Tali condotte, ancorché formalmente legittime, si configurano come atti contrari ai doveri d'ufficio in quanto dettati dalla consapevole volontà del pubblico ufficiale di privilegiare l'interesse privato a discapito di quello pubblico, determinando un pregiudizio per l'imparzialità e il buon andamento dell'amministrazione. Pertanto, la qualificazione giuridica del fatto non può essere ricondotta alla più lieve ipotesi di corruzione per l'esercizio della funzione, ma al reato di corruzione propria, in presenza di un sistematico asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, anche attraverso il compimento di atti formalmente legittimi ma conformi all'obiettivo di realizzare l'interesse del privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
(OMISSIS), nata in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/05/2018 della Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Anna Criscuolo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Cocomello Assunta, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglim…

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