Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46407 del 21 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:46407PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione nei confronti di un soggetto indiziato di appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso, che si trovi da lungo tempo in stato di restrizione carceraria, deve essere svolto con particolare rigore e deve trovare riscontro in una puntuale motivazione sul requisito dell'attualità della pericolosità. Tale valutazione postula la considerazione degli elementi disponibili al momento in cui è adottata la decisione di primo grado che afferma la pericolosità, senza che ostino né la lontananza temporale dei reati contestati, né la sottoposizione del proposto a misura cautelare coercitiva, atteso che le misure cautelari personali non implicano alcun trattamento rieducativo i cui risultati debbano essere valutati ai fini dell'eventuale cessazione della pericolosità. Ai fini del riconoscimento dell'attualità della pericolosità sociale, assume rilievo centrale il ruolo concretamente svolto dal proposto all'interno del sodalizio criminale, la sua elevata capacità criminale e l'assenza di elementi comprovanti il suo recesso dalla consorteria, anche alla luce della solidità del rapporto fiduciario che lo legava ai vertici dell'organizzazione, non facilmente sostituibile. La motivazione sulla sussistenza del requisito dell'attualità della pericolosità deve essere puntuale e logicamente ineccepibile, senza che possa ritenersi sufficiente una mera affermazione di persistenza della pericolosità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE ORUNA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto in data 13/12/2011 della Corte di appello di Reggio Calabria nel proc. n. 25/2010.

Letti gli atti, il decreto impugnato e i ricorsi;

udita la relazione del consigliere ((omissis));

lette le conclusioni del pubblico ministero, in persona del sostituto procuratore generale, GIALANELLA Antonio, il quale ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato con rinvio per nuovo esa…

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