Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1732 del 2020

ECLI:IT:TARSA:2020:1732SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'accertamento di conformità ex art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 presuppone che le opere edilizie siano già state integralmente realizzate e siano conformi alla disciplina urbanistica vigente. Pertanto, l'istanza di accertamento di conformità non può essere accolta qualora l'intervento edilizio necessiti ancora di ulteriori opere per essere ricondotto nell'alveo della legalità, in quanto ciò contrasterebbe con gli elementi essenziali dell'istituto della sanatoria, che presuppone la già avvenuta esecuzione delle opere e la loro piena conformità. L'Amministrazione è pertanto legittimata a negare l'accertamento di conformità in tali ipotesi, senza che ciò comporti un eccesso di potere o una violazione di legge. Inoltre, il vincolo boschivo non si limita alle sole aree interamente boscate, ma può ricomprendere anche radure o zone naturali, in quanto finalizzato a tutelare gli interessi pubblici di salvaguardia ambientale e di riduzione del rischio idrogeologico. Pertanto, la mancata presenza di un "reale bosco" non esclude l'applicabilità di tale vincolo e delle relative prescrizioni urbanistiche. Infine, l'ordine di demolizione delle opere edilizie realizzate in assenza o difformità del permesso di costruire, ai sensi dell'art. 31 del D.P.R. n. 380/2001, costituisce un provvedimento vincolato, che non richiede la previa comunicazione di avvio del procedimento né l'indicazione di un pubblico interesse al ripristino dello stato dei luoghi. Inoltre, grava sul privato l'onere di provare il pregiudizio che la demolizione delle parti abusive potrebbe arrecare alle parti conformi, non essendo onere dell'Amministrazione dimostrare l'assenza di tale pregiudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/11/2020

N. 01732/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00143/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 143 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Salerno, via Ss. Martiri Salernitani,31;

contro

Comune di Salerno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), M.((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) Avv. in Salerno, C/ Mea Palazzo di Citta' via Roma;

per l'annullamento

del provvedimen…

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