Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4666 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:4666SENT

Massima

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Il provvedimento di repressione degli abusi edilizi, consistente nell'ordine di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, costituisce un atto dovuto della pubblica amministrazione, in mera dipendenza dall'accertamento dell'abuso e della sua riconducibilità ad una delle fattispecie di illecito previste dalla legge. Tale provvedimento non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera descrizione e rappresentazione del carattere illecito dell'opera realizzata, né è necessaria una previa comparazione dell'interesse pubblico alla repressione dell'abuso, che è in re ipsa, con l'interesse del privato proprietario del manufatto. Il potere-dovere di repressione degli abusi edilizi è riconosciuto dalla legge in capo al responsabile dell'ufficio tecnico comunale, a prescindere dalla qualità di responsabile dell'abuso del destinatario del provvedimento sanzionatorio, il quale ha l'onere di fornire adeguati elementi per dimostrare la propria estraneità rispetto alla realizzazione delle opere abusive. L'accertamento dell'abuso edilizio e l'adozione del provvedimento di demolizione non richiedono una verifica preventiva circa la sanabilità delle opere, atteso che, una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità dallo stesso, l'interesse pubblico al ripristino della legalità violata è in re ipsa e prevale sull'interesse del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/10/2019

N. 04666/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05675/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5675 del 2011, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, corso Umberto i n. 75;

contro

Comune di Cicciano, in persona del Sindaco pro tempore non costituito in giudizio;

per l'annullamento

- dell'ordinanza di rimessa in pristino di opere abusive n.28 del 30.06.2011, notificata il 06.07.2011, emessa dal Responsabile dell'U.T.C. Ing. ((omissis)), con cui si ordina al sig. ((omissis)) di ripristinare, entro novanta giorni dalla notifica del provvedimento impugnato, lo stato dei lu…

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