Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15958 del 16 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:15958PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale si configura quando l'amministratore di una società, consapevole di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte, pone in essere atti di distrazione a favore di altre società del medesimo gruppo, anche in assenza dello stato di insolvenza della società amministrata al momento del compimento degli atti. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessario il nesso causale tra la condotta distrattiva e il successivo fallimento, essendo sufficiente il dolo generico, ossia la volontarietà della condotta lesiva dell'interesse patrimoniale della massa dei creditori. L'appartenenza delle società coinvolte allo stesso gruppo imprenditoriale non esclude la rilevanza penale degli atti di distrazione, a meno che non sia dimostrato un concreto e specifico vantaggio compensativo per la società che ha subito il depauperamento patrimoniale, tale da escludere l'effettività della diminuzione patrimoniale. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza che le operazioni compiute sul patrimonio sociale siano idonee a cagionare un pregiudizio ai creditori, senza che sia necessaria la rappresentazione dello stato di insolvenza della società.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6864/2010 CORTE APPELLO di MILANO, del 12/12/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/02/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CORASANITI G. che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Propone ricorso per cassazione (OMISSIS) avverso al sentenza della Corte di appello di Milano i…

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