Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2721 del 20 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2721PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato dal Decreto Legislativo n. 7 del 2016, non può più essere contestato e la relativa pena deve essere eliminata, mentre per il reato residuo di minacce, accertato in modo esaustivo dal giudice di merito, la pena è rideterminata nel minimo edittale di 50 euro di multa, in quanto l'impugnazione incidentale del Pubblico Ministero non è ammessa in sede di legittimità. Il giudice di legittimità, in applicazione dell'art. 129 c.p.p., deve rilevare d'ufficio l'intervenuta causa di proscioglimento per il reato abrogato e annullare senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente a tale addebito, non potendo il giudice di merito mantenere una pronuncia di condanna per un fatto non più previsto dalla legge come reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso incidentale proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ASTI;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2014 del GIUDICE DI PACE di ASTI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dr. MARIA VESSICHELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona d…

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