Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2567 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:2567SENT

Massima

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Il titolo che abilita al commercio su area pubblica costituisce un rapporto di durata tra il privato e l'Amministrazione, attinente ad una posizione di interesse legittimo, che lo espone alle variazioni regolamentari di ordine generale che ne disciplinano i termini di validità ed i contenuti. Pertanto, non può configurarsi un diritto soggettivo al mantenimento delle originarie prescrizioni di esercizio rispetto alle variazioni di ordine generale apportate dall'Amministrazione alla disciplina di cui si tratta. L'equivalenza tra le licenze anomale ed i posteggi di nuova introduzione e disciplina non implica, di per sé, che all'Amministrazione sia impedito procedimentalizzare la conversione, dal momento che non è possibile ritagliare una perfetta sovrapponibilità tra l'eterogenea categoria di licenze preesistente e la nuova tipologia unitaria che, proprio in quanto tale, è tesa a semplificare i regimi autorizzativi preesistenti. Pertanto, l'obbligo per l'interessato di presentare istanza per la conversione del titolo, adempiendo tale obbligo ad un ragionevole modulo di coordinamento dell'attività dell'ufficio, non aggrava la posizione di concessionario del privato; l'esigenza di ottenere un affidamento di posteggio su tante aree quante erano quelle in origine previste collide con le previsioni, di nuova introduzione, che disciplinano l'individuazione dei posteggi fruibili; le conseguenze sanzionatorie relative alla decadenza per mancato adeguamento ai posteggi eventualmente indicati d'ufficio, costituiscono un corollario di effettività dell'applicazione della nuova disciplina che non esorbita gli ordinari poteri sanzionatori che sono riconosciuti all'ufficio.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/03/2018

N. 02567/2018 REG.PROV.COLL.

N. 06249/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6249 del 2003, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Innocenzo XI, 8;

contro

Comune di Roma - Roma Capitale, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall' avvocato Rosalda Rocchi, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21, presso l’Avvocatura capitolina;

per l'annullamento

della delibera n.103/2003 '' disciplina del procedimento di conversione delle autorizzazioni amministrative per l'esercizio del…

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