Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5250 del 10 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:5250PEN

Massima

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Il diniego di acquisizione di una prova documentale ritenuta decisiva dal ricorrente, senza una adeguata valutazione della sua non manifesta superfluità o irrilevanza, costituisce un error in procedendo che legittima l'annullamento della sentenza con rinvio per nuovo giudizio, anche ai fini delle statuizioni civili, a prescindere dall'eventuale sopravvenuta prescrizione del reato. Il giudice di rinvio è tenuto a valutare la richiesta di acquisizione della prova sulla base del parametro di cui agli artt. 495, comma 1, e 190, comma 1, c.p.p., senza poter qualificare la doglianza come richiesta di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale ex art. 603, comma 3, c.p.p. e valutarne l'inaccoglibilità sulla base della sua "non necessità ai fini della decisione". Inoltre, all'esito del giudizio di rinvio, il proscioglimento nel merito per contraddittorietà o insufficienza della prova non prevale rispetto alla dichiarazione immediata di una causa di non punibilità, salvo che, in presenza della parte civile, il giudice ritenga infondata nel merito l'impugnazione del P.M. proposta avverso una sentenza di assoluzione in primo grado ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 09/10/2017 dalla CORTE di APPELLO di BRESCIA;
Esaminati gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SERGIO BELTRANI;
dato atto che il ricorso e' stato trattato con le forme di cui al Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8;
lette le conclusioni del sostituto Procuratore Generale MARIA GIUSEPPINA FODARONI, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita&#x…

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