Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52074 del 15 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52074PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel rigettare il ricorso avverso la sentenza di condanna per percosse e ingiurie, afferma che: Il giudizio di responsabilità penale può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, valutate nella loro intrinseca coerenza e confermate da altri elementi probatori, senza che assumano rilievo mere discordanze assertive o congetturali della difesa, ove il quadro complessivo risulti logicamente e adeguatamente ricostruito. L'esclusione della legittima difesa è logica e correttamente motivata quando l'imputato non abbia fornito un'adeguata prova della sussistenza dei relativi presupposti, in presenza di un contesto caratterizzato dall'iniziativa aggressiva dell'imputato stesso. La scriminante della reciprocità per l'ingiuria non opera quando la reazione offensiva della persona offesa sia contenuta e proporzionata rispetto all'ingiusta aggressione subita, non potendosi equiparare a una condotta parimenti ingiuriosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1664/2013 CORTE APPELLO di PALERMO, del 09/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione, dr.ssa ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Trapani, con sentenza confermata da…

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