Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6067 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:6067SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando il ricorrente, nel corso del giudizio, abbia conseguito il risultato sperato, come nel caso in cui il ricorrente abbia acquisito la qualifica dirigenziale oggetto della procedura concorsuale impugnata. In tali ipotesi, il Giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, in quanto il venir meno dell'interesse del ricorrente determina il difetto di una delle condizioni necessarie per l'esercizio dell'azione. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse non implica alcuna pronuncia nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto del venir meno dell'utilità pratica della decisione giurisdizionale richiesta. In considerazione della particolare fattispecie, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti.

Sentenza completa

N. 05675/1999
REG.RIC.

N. 06067/2011 REG.PROV.COLL.

N. 05675/1999 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5675 del 1999, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 7;

contro

Ministero dell'Industria, Commercio e Artigianato, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti di

((omissis)), ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

DELLA PROCEDURA CONCORSUALE PER TITOLI DI SERVIZIO INTEGRATO DA COLLOQUIO PER 61 POSTI COMPLESSIVI NELLA …

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