Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21385 del 18 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:21385PEN

Massima

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Il reato di violenza sessuale di cui agli artt. 609-bis e 609-ter c.p., consumato in epoca antecedente all'inserimento nell'elenco dei reati ostativi di cui all'art. 4-bis ord. pen., non è soggetto al divieto di sospensione dell'esecuzione della pena previsto dall'art. 656, comma 9, lett. a), c.p.p., in quanto l'applicazione retroattiva di tale disciplina ostativa determinerebbe una trasformazione in peius della pena, in contrasto con il principio di irretroattività sancito dall'art. 25, comma 2, Cost. Pertanto, in mancanza di prova certa sulla data di consumazione del reato, questa deve essere determinata secondo il principio in dubio pro reo, ossia alla data più risalente, al fine di consentire la sospensione dell'esecuzione della pena ai sensi dell'art. 656, comma 5, c.p.p. Ciò anche tenendo conto che, sebbene il reato di violenza sessuale sia stato successivamente inserito nell'art. 4-bis ord. pen. dalla L. n. 38 del 2009, esso era già ricompreso nella c.d. "seconda fascia" di tale disposizione, caratterizzata da un regime meno rigoroso rispetto alla "terza fascia" introdotta dalla medesima riforma, sicché l'applicazione retroattiva di quest'ultima disciplina più sfavorevole sarebbe comunque preclusa dal principio di irretroattività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASA Filippo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. A. - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/05/2022 della Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTOFANTI Francesco;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GIORDANO Luigi, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe la Corte di appello di Caltanissetta, in funzion…

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