Cassazione penale Sez. III sentenza n. 43557 del 14 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:43557PEN

Massima

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Il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, imposto dal Questore ai sensi della legge n. 401 del 1989, può essere convalidato dal Giudice delle indagini preliminari, il quale deve verificare la sussistenza dei presupposti di legge, motivando adeguatamente in ordine alla necessità e proporzionalità della misura, anche con riferimento alla gradualità e durata della stessa. Il termine di 48 ore dalla notifica del provvedimento questorile, entro il quale l'interessato può esercitare il diritto di difesa, rappresenta l'unico termine dilatorio rilevante ai fini della convalida, non essendo necessario il rispetto di un ulteriore termine di 24 ore dal deposito della richiesta di convalida del Pubblico Ministero. La motivazione del provvedimento di convalida può avvenire per relationem, attraverso il richiamo al provvedimento del Questore e alla richiesta del Pubblico Ministero, purché sia comunque individuato un minimo di motivazione che consenta di verificare il percorso logico-giuridico seguito dall'autorità amministrativa e il sindacato del Giudice sulla sussistenza dei presupposti. L'urgenza del provvedimento questorile, ai fini della motivazione, rileva solo quando il provvedimento abbia avuto esecuzione nell'intervallo di tempo tra la notifica all'interessato e la convalida del Giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/12/2014 del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Emanuela Gai;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. FODARONI Maria Giuseppina, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice delle indagini preliminari di Firenze, con ordin…

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