Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25533 del 20 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25533PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza e l'entità del reato di imbrattamento di edifici del centro storico, può legittimamente fondarsi sulla deposizione testimoniale che attesti la visibilità e l'ampiezza delle scritte realizzate, senza che ciò integri una violazione del principio di libero convincimento e della non tassatività dei mezzi di prova. Inoltre, il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere concesso anche quando il pregiudizio prospettato dal condannato si sostanzi in valutazioni meramente soggettive di opportunità e di ordine pratico, come l'eventualità di una futura commissione di reati più gravi, non essendo sufficiente a escludere tale beneficio. Infine, la valutazione della particolare tenuità del fatto, ai fini della declaratoria di non luogo a procedere, può essere effettuata anche dal giudice diverso dal giudice di pace, qualora il reato sia divenuto di sua competenza per effetto delle modifiche normative intervenute.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) UB. MA., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 02/04/2007 TRIBUNALE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. STELLATO Antonio del Foro di …

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