Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40050 del 26 settembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40050PEN

Massima

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Il giudice, nel determinare l'aumento di pena per i reati satellite nell'ambito del reato continuato, non è tenuto a una specifica e autonoma motivazione, essendo sufficiente il richiamo ai medesimi parametri utilizzati per la pena base, quali la natura dei reati, le circostanze degli stessi e la personalità dell'imputato. Ciò in quanto i reati satellite, pur essendo autonomamente valutabili, vanno considerati nel contesto complessivo del disegno criminoso unitario, al fine di evitare una frammentazione che porterebbe a una disciplina di favore per l'imputato. Pertanto, il giudice può legittimamente determinare l'entità dell'aumento di pena per i reati satellite in base alla valutazione complessiva della gravità della condotta, senza necessità di una specifica motivazione per ciascun reato, purché tale valutazione sia congruamente argomentata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA G. - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 32/2013 TRIBUNALE di SIENA, del 14/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LAPALORCIA GRAZIA;

lette le conclusioni del PG Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con provvedimento in data 14-1-2014 il Tribunale di Siena, in funzione di giudice dell'esecuzione, a seguito di annullamento con rinvio, …

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