Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31533 del 20 luglio 2004

ECLI:IT:CASS:2004:31533PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di falso materiale, l'annotazione da parte dello studente sul libretto universitario del superamento con profitto, contra verum di esami in realtà mai sostenuti, mediante falsificazione delle dichiarazioni del docente e della sua firma, non integra il delitto di falso in atto pubblico commesso da privato, ma quello di falso in certificato amministrativo: il libretto, infatti, essendo solo un prospetto riassuntivo della carriera scolastica dello studente universitario, ha natura certificativa degli esami sostenuti e dei voti riportati, in quanto, riproducendo in sintesi il verbale dell'esame, che costituisce l'atto pubblico originario e preesistente, è un documento «derivato» o «secondario» che contiene dichiarazioni di scienza, ossia attesta fatti e dati, noti al pubblico ufficiale per la loro provenienza da altri documenti ufficiali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
QUINTA SEZIONE PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.
((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - ((omissis)) - Consigliere
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) Gi. D'An. n. il (...)
avverso Sentenza del 24.09.2003
Corte Appello di L'Aquila
visti gli atti, la sentenza ed il procedimento
udita in Pubblica Udienza la relazione fatta dal ((omissis))
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis))
che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore, Avv.to Ma. Pa., per la ricorrente, che ha chiesto accogliersi il ricorso;
La Corte osserva:
Con sentenza 6.6.2002, il Tribunale di Teramo -giudice monocratico- dichiarava Gi. D'An. non punibile per inidoneità dell'azione in ordine al delitto continuato di cui agli artt. 482 e 78 commi 1 e 2 cod. pen., contestatole per avere annota…

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