Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2837 del 24 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:2837PEN

Massima

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Il sequestro di persona, anche se privo di finalità estorsive, integra il delitto di cui all'art. 605 c.p. quando sia accertato che la vittima sia stata costretta con violenza o minaccia a subire una privazione della libertà personale, anche se di breve durata, senza il suo consenso. La credibilità della persona offesa, valutata in modo completo e coerente dal giudice di merito sulla base di riscontri esterni, costituisce elemento sufficiente per affermare la responsabilità penale degli imputati, anche in assenza di prove dirette, quando il suo racconto risulti intrinsecamente attendibile e corroborato da altri elementi di prova. Il concorso di più soggetti nel reato di sequestro di persona, anche con ruoli diversi e in tempi successivi, determina la responsabilità di ciascuno per l'intero fatto, in applicazione del principio di cui all'art. 110 c.p. Inoltre, le lesioni personali volontarie subite dalla vittima durante il sequestro, così come gli atti di violenza sessuale a cui è stata costretta, integrano autonomi reati concorrenti con il sequestro di persona, la cui responsabilità è ascrivibile ai concorrenti nel medesimo disegno criminoso. La pena inflitta agli imputati deve essere commisurata, oltre che alla gravità oggettiva dei reati, anche al ruolo rivestito da ciascuno nell'ambito della condotta criminosa, tenendo conto dei precedenti penali e della maggiore o minore rilevanza del contributo causale di ciascuno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 708/2009 CORTE APPELLO di GENOVA, del 12/05/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/10/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALESSANDRO MARIA ANDRONIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. D'((omissis)), che ha concluso per il rigetto …

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