Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25946 del 7 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25946PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando la condotta violenta o minacciosa è finalizzata al conseguimento di un profitto ingiusto, anche in presenza di un preteso diritto, laddove le modalità della condotta siano sproporzionate e gratuite rispetto alla finalità di far valere tale diritto, configurandosi in tal caso il più grave delitto di estorsione anziché il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. La differenza tra i due reati è determinata non dalle modalità del fatto, ma dal titolo sotteso alla pretesa, essendo l'esercizio arbitrario delle proprie ragioni caratterizzato dalla stretta connessione tra la condotta violenta o minacciosa e la finalità di far valere il preteso diritto, rispetto al cui conseguimento la prima si pone come elemento accidentale e non come fine a sé stante. Pertanto, qualora la violenza o la minaccia siano manifestazioni sproporzionate e gratuite, non strettamente connesse all'affermazione del diritto, deve ritenersi integrato il delitto di estorsione, in quanto la coartazione dell'altrui volontà è finalizzata al conseguimento di un profitto ingiusto, a prescindere dalla sussistenza di un preteso diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. VE. N. IL (OMESSO);

2) BU. MI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2157/2009 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 08/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Oscar Cedrangolo per l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con ordinanza in data 8 gennaio 2010, il Tribunale di Venezi…

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